Legge elettorale regionale: l’ennesimo schiaffo alla democrazia
Rosa (FdI): “Tutti esultano ma l’unico vincitore è Pittella”
L’esultanza per la legge elettorale ci fa comprendere quanto la classe politica di centrosinistra sia in declino. Grida vittoria Lacorazza. Ci chiediamo per cosa, visto che l’approvazione è frutto del placet di Pittella in cambio del voto congiunto. Il centrosinistra lucano è ancora nelle sue mani e ne abbiamo avuto la conferma ieri. Deve passarne di tempo prima che il Pd riesca a smarcarsi dalla influenza del lauriota, Lacorazza deve farsene una ragione.
L’unica cosa positiva è l’abolizione del listino, il cui obiettivo, quello di evitare nomi imposti dalle segreterie di partito, è sminuito, nella portata, dalla previsione del ‘consigliere a tempo’. La sostituzione del consigliere che assume la carica di assessore con il primo dei non eletti riassume la mentalità della ricerca spasmodica della poltrona propria dalla sinistra. Aumento dei costi e più seggiole da dispensare: la vergogna non sanno proprio dove è di casa.
Il fatto, poi, che la legge elettorale sia stata approvata solo dalla maggioranza è il vero vulnus alla democrazia. E non sarà la doppia preferenza di genere, che adesso verrà spacciata per conquista da qualcuno mentre è invece un’imposizione di legge, a rendere democratica una legge che è il prodotto delle lotte interne al Pd, che ha escluso a priori le minoranze dalla discussione e si è fatta una legge per sé.
Si sono ridotti ad un fine settimana di Agosto per approvare uno dei maggiori strumenti democratici, forse nella speranza che passasse inosservato l’ennesimo attacco alla Democrazia, vittima dell’arroganza di un clan di persone che tremano di fronte alla sconfitta annunciata e che tentano di resuscitare un partito in coma con una legge che li favorisca.
Ricordiamo a chi ha approvato questa legge cosa è accaduto a Renzi che pensava di fare una legge elettorale per penalizzare alcune formazioni politiche ed è stato ‘punito’ dagli italiani.
La legge elettorale approvata ieri rappresenta l’ultimo tentativo del centrosinistra di rimanere a galla. Presto si renderanno conto che la volontà popolare non si piega con una legge scritta per cercare di risolvere i problemi di un partito.
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia