Parco dell’Appennino Lucano. Politica, parentele e fatalità nell’ affidamento degli incarichi

4 maggio 2018 | 14:03
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Parco dell’Appennino Lucano. Politica, parentele e fatalità nell’ affidamento degli incarichi

Le coincidenze e il senso dell’opportunità

Ce ne siamo già occupati. La questione riguardava un avviso pubblico, del Comune di Gallicchio, di selezione per il conferimento di un incarico di supporto tecnico al Responsabile Unico del Procedimento (RUP).  Siamo nell’estate 2015. Un cittadino intuisce che il vincitore di quell’avviso sarà l’ing. Ivan Volini e lo scrive in un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Lagonegro. Alla selezione partecipano 25 candidati tra studi associati, liberi professionisti ingegneri e architetti. Ma il vincitore, a conferma dell’intuizione del nostro cittadino per bene, sarà proprio lui: il potentino Ivan Volini. In un nostro articolo abbiamo narrato quella vicenda facendo emergere tutte le anomalie del caso. Tutte le persone coinvolte avevano a che fare direttamente o indirettamente con il Parco dell’Appennino Lucano

Oggi ci occupiamo di un’altra coincidenza che coinvolge in una misura o nell’altra lo stesso ingegnere, il Parco dell’Appennino Lucano e l’ingegnere Basileo Volini, fratello di Ivan.

Chi è IvanVolini?

Ingegnere. Sarebbe il nipote del “dirigente unico”, all’epoca dei fatti, del Parco dell’Appennino Lucano, Vincenzo Fogliano. Sarebbe o sarebbe stato esponente del Pd cittadino di Potenza e già coordinatore dell’associazione Prima Persona Basilicata di Potenza. (Quella di Mario Polese e di Gianni Pittella, per capirci).  Avrebbe ricevuto, in passato, incarichi dall’Ente Parco.

Chi è Basileo Volini?

Ingegnere anche lui. Proprietario al 95% della EN3 srl di Potenza, società di ingegneria. Fratello di Ivan Volini.

Che cosa leggiamo nella relazione al rendiconto generale 2016 del Parco?

“Nell’ambito delle attività di pianificazione dell’area parco si inserisce anche il terzo strumento di programmazione e pianificazione: il Piano Pluriennale Economico e Sociale per la promozione delle attività compatibili in area parco, il cui scopo è quello di disciplinare la promozione delle iniziative sostenibili atte a favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale delle popolazioni residenti all’interno del Parco e nei territori adiacenti, ossia i Comuni del Parco.” (…)

“In data 11/07/2016 l’Ente Parco ha provveduto a pubblicare un avviso finalizzato ad acquisire le manifestazioni di interesse di soggetti di cui all’art. 45 del d.lgs. n. 50/2016 per l’affidamento del servizio di redazione del piano pluriennale economico e sociale per la promozione delle attività compatibili in area parco.”(…)

La procedura di affidamento si è regolarmente conclusa, con l’aggiudicazione definitiva del servizio in favore della società EN3 S.r.l., per un importo di euro 78.031,20 iva ed oneri inclusi, giusta determina n. 4449/2016 del 18/11/2016, con la quale si approvava inoltre lo schema di contratto, sottoscritto in data 18/11/2016.

Che dire?

Pura coincidenza, per carità. Procedura di affidamento regolarissima, per carità. Forse, però, non sarebbe male qualche volta aderire almeno ad un generico senso dell’opportunità.